Progetto di recupero dell'ex Cotonificio Vallesusa : strategia di riqualificazione territoriale con sistemi di retrofit architettonico e realizzazione impianto cogenerativo a biomassa

2015 
PREMESSA Il corso di studi della laurea magistrale che ho frequentato in molte occasioni ha posto l'accento sul termine “sostenibilita” dell’architettura, dal punto di vista ambientale economico e sociale, ritenendolo un principio fondamentale per il nostro presente e per il nostro futuro. Era mia intenzione quindi svolgere una tesi che trattasse di tale principio applicato all’architettura e declinato nelle sue diverse accezioni, facendo della sostenibilita il prerequisito che rende organico il progetto: trattare del recupero del costruito e del recupero energetico. Sono fortemente convinto che il patrimonio industriale, di cui oggi disponiamo, sia una risorsa da cui attingere per uno sviluppo sostenibile; il recupero e la rigenerazione sono la chiave per limitare il consumo del suolo e per valorizzare allo stesso tempo ambiente e patrimonio. Un progetto di recupero su un’area dismessa e una opportunita per restituire alla comunita un vuoto urbano e puo inoltre costituire un occasione di ridisegno del tessuto locale. Questa mia sensibilita nasce dalle esperienze vissute durante il percorso di studi, il quale diverse volte ci ha fatto avvicinare a queste tematiche senza pero darci la possibilita di affrontarle in un progetto completo. Durante il percorso degli studi accademici mi sono confrontato con varie strategie di recupero e diversi modi di relazionarsi con l'esistente, imparando ad analizzare come le innovazioni possono intervenire sul costruito e recuperarlo in modo efficiente; queste conoscenze apprese sono diventate, quindi, le basi per affrontare in maniera responsabile questo percorso di tesi. Questo impulso e il risultato non solo di studi universitari, bensi anche della curiosita che e stata in me prodotta dall’attivita di mio padre, anch’egli architetto, che spesso si e occupato di questi temi, confrontandosi di continuo su argomenti e tematiche nuove. Pertanto il mio interesse e quello di lavorare sul nuovo, ma anche di confrontarmi con l’esistente, e raffrontarmi con un tessuto ricco di storia, che pero mi lasci la possibilita di inserire al suo interno un elemento di attuale progettazione per poter riflettere al meglio sui rapporti tra vecchio e nuovo, con l’obiettivo di restituire vita all’area. La ricerca mi ha condotto, tramite il Prof. M. Berta, ad entrare a far parte di un progetto della Regione Piemonte, il Politecnico di Torino e Alpine Space, denominato Alp.BC, con l’obiettivo di sviluppare il capitale territoriale per mezzo della cultura del costruire, sfociando nella riqualificazione energetica territoriale. L’area scelta come punto di partenza del progetto e l’Ex Cotonificio Vallesusa di Lanzo. La prima fase del lavoro e stata di fondamentale importanza per lo sviluppo di tutto il seguito, basandosi su dei momenti conoscitivi del luogo, prima partecipando alle conferenze degli attori locali poi, all'interno del Comune di Lanzo, ricercando tutta la documentazione cartografica e tecnica relativa all’area in esame. Avvalendomi di rilievi parziali del primo Piano Particolareggiato del 1987 ho elaborato una restituzione grafica dell'impianto. Questo mi ha innanzitutto permesso di avere il rilievo completo su cui basare il progetto, ma cosa ancora piu importante mi ha fatto comprendere a pieno la spazialita, le peculiarita e le criticita del luogo. Terminata questa operazione e iniziata la fase di progettazione vera e propria. Il lotto di progetto e disomogeneo formato da edifici costruiti in tempi diversi e secondo logiche differenti. Sulla base di quanto detto, per riuscire a lavorare in maniera unitaria, mi sono posto alcune linee guida: - non negare la storia e l’identita del luogo - intervenire con materiali della tradizione o a loro vicini. - intervenire con l’idea di ridare vita sia energeticamente che architettonicamente Seguendo questi parametri l’area ritorna ad essere affine alla tradizione del luogo e si discosta da un'urbanizzazione disordinata. Pertanto le linee guida iniziali mi hanno condotto a progettare una centrale a biomassa legnosa in grado di ricoprire il fabbisogno dell’intero complesso edilizio, cosi da renderlo autonomo ed energeticamente sostenibile; nel mentre gli altri parametri mi hanno spinto a recuperare parte del complesso, senza negare l’identita, progettando un polo multifunzionale, in grado di garantire un uso piu ampio, sia per le fasce d’eta sia per le fasce orarie. Questa operazione si riavvicina alla tradizione che caratterizza l’intorno e la regione, ovvero la volonta di mostrare i nuovi interventi sul costruito fa si che su di esso si vada a posare un nuovo strato che innesca un dialogo tra vecchio e nuovo.
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