Gli uccelli del Parco Nazionale della Val Grande e delle aree limitrofe (Verbano Cusio Ossola, Piemonte, Italia)

2014 
Il Parco Nazionale della Val Grande e un’area montuosa protetta sita nelle Alpi, nel Piemonte nord-orientale, Italia. L’area e stata designata quale Parco Nazionale nonche ZPS – Zona di Protezione Speciale secondo la Direttiva “Uccelli” e IBA – I mportant Bird Area secondo BirdLife International. L’area di studio ha una superficie di 45.873 ha che comprende il Parco Nazionale e le limitrofe Valle Intrasca, Valle Cannobina e Val Loana, i cui ambienti principali sono costituiti da vaste foreste di latifoglie e di conifere, ambienti rocciosi, brughiere, arbusteti e praterie alpine. Le cime piu alte raggiungono i 2.300 m s.l.m. La maggior parte della sua superficie e selvaggia e disabitata. In questo lavoro viene riportato un elenco commentato degli uccelli noti per l’area e vengono inoltre forniti dati di sintesi relativi alle attivita di monitoraggio condotte in anni recenti (2009-2014). I dati sono stati raccolti sia attraverso revisione bibliografica sia in forma originale, attraverso attivita di ricerca sul campo. Queste ultime sono state condotte utilizzando i seguenti metodi: mappaggio dei territori (uccelli nidificanti degli ambienti aperti), punti d’ascolto (uccelli nidificanti), transetti lineari con uso di playback (rapaci notturni, Caprimulgus europaeus , Dryocopus martius ), ricerca di campo non standardizzata in ambienti idonei alla nidificazione (Passeriformi nidificanti degli ambienti rocciosi), censimento primaverile di rapaci migratori lungo la rotta migratoria del Lago Maggiore e censimento autunnale di Passeriformi migratori attraverso i passi alpini. L’area ospita o ha ospitato 138 specie di Uccelli delle quali 97 nidificanti, 28 di interesse comunitario (Allegato I della Direttiva “Uccelli”), 42 SPEC - S pecies of European Conservation Concern secondo BirdLife International. L’area e di grande importanza per numerose specie di uccelli, specialmente per la nidificazione di specie di interesse conservazionistico legate ad habitat montani, quali Bonasa bonasia (20-50 coppie), Tetrao tetrix (40-100 maschi adulti), Alectoris graeca saxatilis (20-50 coppie), Circaetus gallicus (4-5 coppie), Aquila chrysaetos (6-7 coppie), Falco peregrinus (4-5 coppie), Bubo bubo (4 coppie), Aegolius funereus, Dryocopus martius (30 coppie), Monticola saxatilis (5-10 coppie), Tichodroma muraria (5-10 coppie), Pyrrhocorax graculus (50-70 coppie), Prunella collaris (10-20 coppie), Emberiza cia (200-300 coppie), per la migrazione primaverile dei rapaci diurni (15 specie rilevate, delle quali 10 di interesse comunitario), soprattutto Pernis apivorus (21,3% degli individui censiti), Falco tinnunculus (16,7%) e Buteo buteo (14,5%) e per la migrazione autunnale dei Passeriformi (30 specie rilevate), soprattutto fringillidi (46,9% degli individui censiti), irundinidi (32,8%) e motacillidi (15,6%). Gypaetus barbatus e Gyps fulvus vi vengono occasionalmente rilevati.
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