Caratteristiche associate allo stato di non-responder nel trattamento dell'ipertensione arteriosa

2006 
Numerosi studi hanno dimostrato che, nel trattamento farmacologico dell'ipertensione arteriosa, soltanto una minoranza dei pazienti trattati raggiunge un adeguato controllo dei valori di pressione arteriosa. Lo scopo di questo studio e stato quello di ricercare possibili differenze tra “responder” e “non-responder” al trattamento antiipertensivo in una cohorte di pazienti afferenti al Centro Ipertensione Arteriosa dell'Universita di Napoli "Federico II" tra il 2000 e il 2004. Sono stati esaminati 2758 pazienti ipertesi, inviati presso il nostro centro dai rispettivi medici di base per un miglior inquadramento diagnostico dell' ipertensione arteriosa. Ciascun paziente e stato sottoposto a valutazione clinica, esami emato-chimici di laboratorio, fondo oculare, ECG, ecocardiogramma e ecocolordoppler carotideo. I pazienti che dopo l' inizio del trattamento presentavano valori di pressione arteriosa inferiori a 140/90 mmHg, venivano considerati “responders” (N=856), mentre tutti coloro che presentavano valori superiori a 140/90 mmHg, venivano considerati "non-responders” (N=1902). Nell' analisi multivariata, il terzile maggiore dell' eta (OR 1.51; 95%CI 1.14-2.01), il body-mass index (OR 1.33; 95%CI 1.04-1.70), una lunga storia di malattia (OR 1.37; 95%CI 1.10-1.71), una frequenza cardiaca piu elevata (OR 1.82; 95%CI 1.49-2.23) erano tutte variabili associate allo stato di non-responder. Considerate separatamente le variabili che avevano una relazione di conseguenzialita con lo stato di non-responder, la stessa associazione e risultata per il terzile maggiore della creatininemia (OR 1.45; 95%CI 1.10-1.92), per le alterazioni ECGrafiche (OR 1.27; 95%CI 1.04-1.56) e per l' ipertrofia ventricolare sinistra (OR 1.57; 95%CI 1.24-1.99). Questo studio dimostra che tra pazienti ipertesi, i soggetti con una maggiore eta, un piu elevato body-mass index, una piu lunga durata di malattia, una frequenza cardiaca piu elevata, hanno una maggiore probabilita di risultare "non-responders” al trattamento antiipertensivo. Inoltre, i pazienti “non-responder” sviluppano piu frequentemente ipertrofia ventricolare sinistra, alterazioni ECGrafiche e rialzo dei valori di creatinina.
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