The name of the deceiver; Foucauldian readings of MCM (anagram of CMM)

2004 
The first encounter between social constructionism and systemic theories probably happened in 1980, with the publication of Communication, Action and Meaning. Michel Foucault was considered then by many scholars and practitioners as an obscure French philosopher, totally unrelated to communication and clinical practice. Although he had studied madness, clinical discourse, sexuality and prisons, his ideas seemed too abstract to be applied to both social practice and the analysis of everyday life. This paper describes how the CMM theory provides imagination for everyday communication practices. These methodologies seem to mirror the micro-physics of power, and the hermeneutics of the Self as described by Foucault. I will also apply these considerations to a clinical case study. Summary in the original language Quando negli anni Ottanta l’approccio sistemico incontro il costruzionismo sociale, Foucault era pressoche sconosciuto tra i terapeuti. Nel migliore dei casi era considerato un oscuro filosofo francese che non aveva gran che a che fare con la clinica, sebbene Foucault avesse studiato proprio la follia, la clinica, la sessualita e l’istituzione carceraria. In questo saggio tentero una connessione tra le teorie e le pratiche sociali scaturite dalla CMM e l’approccio analitico di Foucault attraverso lo studio di un caso clinico. Al fine di ottenere un risultato accettabile dovro spostare la mia attenzione dal coordinamento al mistero, lo faro piano piano. Passando attraverso il coordinamento. Tuttavia sosterro una tesi radicale, proponendo un anagramma, da CMM a MCM. La prima M puo significare sia mistero che mistificazione, la differenza non e molta se non che nel mistero l’imbroglio e compiuto da un dio, nella mistificazione da un demone.
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