Il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro: il ruolo dell'ingegnere - Atti del Convegno: Firenze, 5 giugno 2008

2008 
La prevenzione degli infortuni e degli incidenti sul lavoro e la tutela della salute degli operatori costituiscono, nel loro complesso, atti di civilta che coinvolgono ogni cittadino. Ritengo sia questa la ragione principale per cui i Tecnici sono accorsi numerosissimi al Convegno, anche a testimoniare l’impegno tecnico, civile e sociale che li anima nel campo della sicurezza. Di fronte alla molteplicita dei fattori di rischio, le Istituzioni italiane, con provvedimenti progressivi, hanno elaborato e codificato una complessa ma frammentaria disciplina che comprende molteplici provvedimenti, prescrizioni, sanzioni definendo modelli di comportamento per tutti gli operatori coinvolti a vario titolo. Da cio l’esigenza molto sentita della elaborazione di un Testo unico che raccogliesse ordinatamente le varie norme. La recente approvazione di tale Testo Unico e occasione di rilettura, di riflessione, di puntuale riscontro della coerenza e della completezza delle norme. Da cio la programmazione del Convegno odierno sulla sicurezza, la cui tematica principale e appunto il RUOLO dell’INGEGNERE nel campo della sicurezza. Si tratta di definire circostanziatamene quali ruoli all’ingegnere siano assegnati nelle varie mansioni che volta per volta e chiamato a svolgere e, soprattutto, quali ulteriori contributi egli puo dare con la propria attivita professionale e con suggerimenti normativi. L’ingegnere, attore di primo piano, insieme ad altri tecnici, e con piena responsabilita di programmazione, progettazione, controllo della sicurezza e di tutto cio che ad essa si riferisce, sente l’impegno di contribuire con la propria attivita professionale, dispiegata nelle varie mansioni, e con la condivisione delle esperienze acquisite nelle aule dei tribunali oltre che sui cantieri, allo sviluppo del concetto di sicurezza, a piu efficaci applicazioni delle misure e degli apprestamenti antinfortunistici, alla piu razionale suddivisione dei compiti e delle responsabilita secondo le incombenze tecniche pertinenti a ciascun operatore, alla riduzione drastica del numero e della gravita degli incidenti. In altre parole, a migliorare in ogni senso le condizioni di lavoro secondo principi di ergonomia e di equita sociale. Egli e infatti in prima linea a dare delle risposte tecniche oltre che sociali ed umane a dei problemi che hanno natura eminentemente tecnica.
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