Experimental high resolution analysis of the pressure peaks on a building scale model façades

2018 
I test in galleria del vento sono una pratica affermata per il calcolo della pressione indotta dal vento sulle facciate degli edifici. Nonostante questa pratica sia in uso ormai da piu di cinquant’anni, sussistono ancora degli interrogativi per quanto riguarda l’interpretazione delle misure in galleria del vento. A partire dagli anni ottanta, infatti, man mano che la strumentazione impiegata nelle gallerie del vento e migliorata, sono stati osservati fenomeni via via piu violenti. Questo aumento nel valore di pressione di picco osservato e stato euristicamente attribuito all’aumento della frequenza di acquisizione della strumentazione. Questo, unito al fatto che non erano stati osservati danni negli edifici progettati usando i vecchi coefficienti piu bassi, ha portato alla convinzione che il segnale acquisito andasse ripulito da questi eventi piu forti per mezzo di un filtro passa-basso. A supporto di questa ipotesi, una equazione, la TVL equation, fu proposta per collegare la durata dei fenomeni alla loro estensione spaziale. Nonostante questa equazione sia stata utilizzata per piu di quarant’anni, esistono pochissime validazioni sperimentali a suo supporto in letteratura. In questa tesi presentiamo un esperimento condotto al Politecnico di Milano, in collaborazione con il gruppo di Advanced Technology + Research di ARUP UK, per studiare sperimentalmente la validita di tale ipotesi. Durante questo esperimento, la pressione e stata misurata sulla superficie di un modello prismatico usando prese di pressione estremamente ravvicinate. Questo ha permesso di studiare la distribuzione spaziale del campo di pressione ed investigare la relazione tra la durata e la larghezza dei picchi di pressione dimensionanti che avvengono sulle facce sottovento dell’edificio. I risultati evidenziano una situazione molto piu complessa di quella suggerita dalla semplice equazione TVL e sollevano dubbi riguardo la sua validita. Questa verra poi studiata confrontando il valore di progetto ottenuto usando i segnali filtrati nel dominio del tempo, con quello ottenuto usando i segnali mediati nello spazio. Il risultato ha permesso di capire quanto grande sia l’er-rore compiuto quando si usano i segnali mediati nel tempo al posto di quelli mediati nello spazio e di capire quale versione della equazione TVL fornisca i risultati migliori. La ricerca si conclude con la proposta di un innovativo dispositivo di misura che permette di aggirare completamente la necessita di una formulazione analitica per la relazione tra la dimensione dei fenomeni di pressione nello spazio e nel tempo, permettendo una misura diretta del campo di pressione mediato spazialmente.
    • Correction
    • Source
    • Cite
    • Save
    • Machine Reading By IdeaReader
    0
    References
    5
    Citations
    NaN
    KQI
    []