UN DIGNITARIO ETIOPICO TRA PASSATO E PRESENTE

L'intervista giornalistica tiene oggi il campo come mezzo di informazione sui fatti del giorno con la soddisfatta pretesa di porgere la notizia nel momento in cui sgorga calda calda direttamente dalla sua fonte vivente, e quindi alio stato suo piii genuino di produzione. Questo mezzo «occidentale» non poteva non toccare il giornalismo etiopico, di marca «occidentale» anch'esso, in esuberante fioritura specialmente dopo la rivoluzione del 1974 ma soprattutto ora, dopo la recente caduta del regime di etichetta marxista-leninista. Ed ecco, cosi, che una personality etiopica, coinvolta appieno nella vita politico-culturale del suo paese dagli anni 1930 ad oggi, e quindi nelle sue fasi pree post1941, ha potuto farsi avanti tra il pubblico di tutti i giorni parlandogli, tramite l'intervista (accompagnata, nella sua versione a stampa, da immagini fotografiche, visuali rievocatrici del passato), di tratti significativi delle sue vicende di membro della society etiopica. Una manifestazione del tutto nuova, «moderna», cio£ «occidentale», per l'etica del comportamento tradizionale. Quelle vicende, poi, fan parte di un'attivita tutt'insieme politica-sociale-culturale, caratteristica di ogni dignitario etiopico di tradizione, e, onninamente, di ogni etiopico appartenente alia society di lingua semitica e di ispirazione cristiana. Ma poi il personaggio, uscendo dal bozzolo antico della sua formazione, e venuto ad atteggiarsi in forme sempre piu apertamente «occidentali» a mano a mano che la spinta alia «occidentalizzazione» andava investendo l'intera esistenza dello stato etiopico radicato nel passato. Questa figura b Takla Sadiq Makurya, oggi ottantenne, che, allevato nella tradizionale educazione