Statins in the patient with chronic kidney disease and with diabetes mellitus

2011 
Le complicanze cardiovascolari rappresentano la principale causa di mortalita e morbilita dei pazienti con malattia renale cronica che mostrano un graduale aumento del rischio cardiovascolare con la riduzione della funzione renale, fino a raggiungere, nelle fasi terminali di malattia, un rischio di mortalita fino a 30 volte maggiore rispetto alla popolazione generale di pari eta e sesso [1-2]. La malattia renale cronica quale fattore di rischio cardiovascolare trova ragione nella presenza dei numerosi fattori di rischio “non tradizionali” propri della malattia renale, come l’anemia, le alterazione del metabolismo minerale e l’infiammazione cronica; ma anche dell’elevata prevalenza nella popolazione nefropatica, dei tradizionali fattori di rischio cardiovascolari, quali l’ipertensione arteriosa,il diabete e la dislipidemia [3]. Nella malattia renale cronica le alterazioni del profilo lipidico sono di frequente riscontro (prevalenza del 60%) e si caratterizzano per la presenza di elevati valori di trigliceridemia, bassi valori di colesterolo HDL ed elevati valori di LDL, in particolare delle particelle piccole e dense (sdLDL) ed in forma ossidata (ox-LDL), quindi molto aterogene [4]. Tuttavia solo una piccola parte (circa 20%) dei pazienti nefropatici che presenta alterazioni lipidiche viene trattata con statine [5].
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